attacco di panico

Come Gestire un Attacco di Panico

Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura o disagio che possono manifestarsi con sintomi fisici e psichici. Affrontare un attacco di panico può essere un’esperienza travolgente per l’individuo, ma esistono strategie efficaci che possono aiutare a gestirlo. Come psicologo cognitivo-comportamentale, vorrei condividere alcune tecniche che possono essere utili per chi soffre di questi episodi.

Comprendere l’Attacco di Panico

Per gestire efficacemente un attacco di panico è fondamentale comprendere cosa sta accadendo nel corpo e nella mente. Gli attacchi di panico spesso iniziano con un segnale di pericolo percepito, che può essere un pensiero o una sensazione fisica. Il corpo reagisce attivando la risposta di “lotta o fuga“, causando sintomi come:

  • Palpitazioni o battito cardiaco accelerato
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Sensazione di soffocamento o respiro corto
  • Dolore o fastidio al petto
  • Nausea o disturbi addominali
  • Vertigini o sensazione di svenimento
  • Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (sentirsi distaccati da se stessi)

Questi sintomi possono essere spaventosi per chi li sperimenta, ma è importante ricordare che non sono pericolosi e che l’attacco di panico è temporaneo.

Strategie di Gestione

1. Tecniche di Respirazione

La respirazione lenta e profonda può aiutare a calmare il sistema nervoso e ridurre i sintomi fisici dell’attacco di panico. Una tecnica efficace è la respirazione diaframmatica:

  • Inspirare lentamente attraverso il naso contando fino a quattro, gonfiando l’addome.
  • Trattenere il respiro per un secondo.
  • Espirare lentamente attraverso la bocca contando fino a sei, svuotando completamente l’addome.

Ripetere queste fasi di respirazione per alcuni minuti può aiutare a ridurre l’ansia.

2. Ristrutturazione Cognitiva

Gli attacchi di panico sono spesso alimentati da pensieri catastrofici o irrazionali. La ristrutturazione cognitiva aiuta a identificare e modificare questi pensieri. Ad esempio, se si pensa “Sto per avere un infarto“, si può sfidare questo pensiero ricordando che i sintomi sono il risultato di ansia e non di un problema cardiaco.

3. Grounding

Le tecniche di grounding, una tecnica spesso utilizzata nella mindfulness, aiutano a riportare l’attenzione al momento presente e ridurre la sensazione di derealizzazione o depersonalizzazione. Un esempio è la tecnica dei “5-4-3-2-1”:

  • Identificare 5 cose che si possono vedere.
  • Identificare 4 cose che si possono toccare.
  • Identificare 3 cose che si possono sentire.
  • Identificare 2 cose che si possono annusare.
  • Identificare 1 cosa che si può gustare.

4. Esposizione Graduale

Se gli attacchi di panico sono scatenati da situazioni specifiche, l’esposizione graduale a queste situazioni può aiutare a ridurre l’ansia associata. Questo processo dovrebbe essere fatto in modo controllato e con l’aiuto di uno psicologo, esponendosi gradualmente alla situazione temuta fino a che non diventa meno spaventosa.

5. Self-Talk Positivo

Incoraggiare se stessi con parole rassicuranti può aiutare a ridurre l’intensità dell’attacco di panico. Frasi come “Questo passerà”, “Sono al sicuro” e “Posso gestirlo” possono essere ripetute mentalmente per calmarsi.

In Conclusione…

Gestire un attacco di panico richiede pazienza e pratica. Utilizzando tecniche di respirazione, ristrutturazione cognitiva, grounding, esposizione graduale e self-talk positivo, è possibile ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi di panico. Ricorda che chiedere aiuto a un professionista è un passo importante per migliorare la qualità della vita e affrontare l’ansia in modo efficace.


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